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Gli infortuni sul lavoro

Il 5 luglio 2017, a Montecitorio, è stata presentata dall’INAIL la relazione annuale dell’anno 2016.

Il primo dato che salta all’occhio è l’incremento delle denunce di infortunio sul lavoro, passate da 637.144 nel 2015 a 641.345 nel 2016, con un aumento dello 0,7 % (4.200 denunce circa).

Questo dato potrebbe non sembrare problematico in quanto la differenza rispetto al 2015 è molto contenuta. La nota negativa però è che, per la prima volta negli ultimi 25 anni circa, si ha una crescita di denunce di infortuni rispetto all’anno precedente.

Negli ultimi anni infatti il fenomeno infortunistico era in costante diminuzione. Tendenza che era iniziata dai primi anni ’90 quando si contavano circa 1,2 milioni infortuni e quasi 2.500 morti sul lavoro ogni anno. Da allora si sono verificati sempre meno infortuni e, di conseguenza, meno morti sul lavoro.

Questo fenomeno di decrescita si è accentuato ulteriormente a partire dal 2008 ed è proseguito, con lo stesso trend, fino a qualche anno fa. C’è da dire, di contro, che questo fenomeno è stato “aiutato” dal calo della produzione e del numero di occupati (di conseguenza anche delle ore di lavoro svolte).

Dal 2012 infatti il calo degli infortuni è rallentato notevolmente, passando da -8,8%, a -6,8% del 2013, a -4,5% del 2014, a -4,0% nel 2015 per poi arrivare ad un +0,7% nel 2016.

Anche nei primi mesi del 2017 sta, purtroppo, proseguendo questo trend in aumento, anche se lieve. Nel primo quadrimestre del 2017 si è rilevato infatti un aumento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Mondo81_Grafico_infortuni

Analizzando la relazione INAIL 2016 si può evincere che:

  • sono aumentati sia gli infortuni accaduti “in occasione di lavoro” (+0,3%) sia quelli “in itinere” (2,5%);
  • è aumentato di più il numero degli infortuni occorsi alle donne (+1,4%) rispetto a quelli occorsi agli uomini (+0,3%);
  • la crescita riguarda soltanto l’Industria e Servizi (+1,4%);
  • l’agricoltura ha proseguito il suo trend degli scorsi anni (-4,9%)
  • dal punto di vista geografico:
    • la crescita ha riguardato maggiormente le isole (+4,4%)
    • anche al Sud ed al Nord-Est c’è stato un aumento, rispettivamente del 2,0% e del 1,4%
    • risultano in lieve calo il Centro (-0,7%) ed il Nord-Ovest (-0,5%)

 

Le morti sul lavoro

Per quanto riguarda le morti sul lavoro si hanno riscontri molto positivi. Nel 2016 infatti le denunce di incidenti mortali sono diminuite sensibilmente (-14,2%) passando dai 1.286 casi del 2015 ai 1.104 del 2016. Questo dato assume maggior importanza se si analizzano le statistiche del 2015, nel corso del quale c’era stato un aumento delle morti rispetto al 2014 del 10% quasi.

La diminuzione del numero dei decessi ha riguardato sia gli infortuni in “occasione di lavoro”, passando dai 965 casi del 2015 agli 816 del 2016, sia quelli “in itinere” (passando dai 321 casi ai 288). Stessa considerazione vale per il primo quadrimestre del 2017 nel quale si segna un calo del -3,3% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

Le malattie professionali

Le denunce di malattia professionale, infine, mantengono il trend in aumento degli ultimi anni, facendo riscontrare un aumento del 2,3% nel 2016 rispetto all’anno precedente e di circa il 30% rispetto al 2012.

Nota positiva, il numero dei lavoratori con malattia professionale riconosciuta deceduti nel 2016 è calato da 1.659 del 2016 a 1.297. Per mantenere un paragone anche con il 2012, in quell’anno le morti sono state 1.913.

La soluzione ad infortuni e decessi sul lavoro

Per riuscire a diminuire il numero degli infortuni e delle morti sul lavoro c’è la necessità di diffondere ovunque la cultura della sicurezza con azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione.

Come ricordato dal presidente dell’INAIL infatti, ben l’87,6% delle aziende ispezionale (20.876) dall’INAIL nel 2016 sono risultate irregolari.

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[Fonti: Relazione INAIL 2016]

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