Durante lo svolgimento delle attività lavorative nelle quali vengono utilizzate sostanze chimiche, il lavoratore è esposto a dei rischi sia per la sicurezza sia per la salute legati strettamente ai prodotti.

Per poter garantire una maggior sicurezza ai lavoratori che utilizzano sostanze chimiche, la Comunità Europea ha introdotto il regolamento REACH.

 

Che cos’è il regolamento REACH?

 

Innanzitutto vediamo cosa significa REACH.

REACH è l’acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of CHemicals che tradotto in italiano stanno per registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche.

Il regolamento REACH, formalmente Regolamento (CE) n. 1907/2006, prevede la registrazione di tutte le sostanze chimiche prodotte o importate nell’Unione Europea che superino la quantità di una tonnellata per anno.

 

Quali sono gli obiettivi del regolamento REACH?

 

Gli obiettivi del regolamento REACH sono i seguenti:

– migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici in modo da assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente;

– promuovere lo sviluppo di metodi alternativi a quelli che richiedono l’utilizzo di animali vertebrati per la valutazione dei pericoli delle sostanze;

– mantenere e rafforzare la competitività e le capacità innovative dell’industria chimica dell’UE.

 

Cosa prevede il regolamento REACH?

 

Il regolamento REACH, che è strutturato in 141 articoli e 17 allegati tecnici, prevede:

– l’istituzione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA: European CHemicals Agency).

Questa agenzia serve al coordinamento tecnico-scientifico delle attività previste dal regolamento e ha implementato una banca dati per gestire i dati dell’industria chimica europea.

– La registrazione di una sostanza chimica. Durante l’attività di registrazione il produttore o l’importatore deve presentare una serie di informazioni sulle caratteristiche della sostanza stesso, laddove il produttore o l’importatore non sia in possesso dei dati richiesti, dovrà effettuare appositi test per verificare tutte le caratteristiche e per reperire tutte le informazioni necessarie.

– La valutazione da parte dell’ECHA e degli stati membri. Una volta presentate le informazioni relative ad una sostanza chimica, l’ECHA e gli stati membri le controllano al fine di valutare che, all’interno del fascicolo della sostanza, i suoi rischi per la salute umana e dell’ambiente siano adeguatamente controllati.

– L’autorizzazione all’utilizzo di sostanze particolarmente pericolose. Per le sostanze più pericolose è prevista una specifica autorizzazione all’utilizzo che verrà rilasciata dagli enti preposti. Queste sostanze sono:

  • Quelle Cancerogene, Mutagene e tossiche per la Riproduzione (CMR)
  • Quelle Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche ( PBT)
  • Quelle molto Persistenti e molto Bioaccumulabili (vPvB)
  • Gli Interferenti Endocrini (IE)

 

– L’adozione di restrizioni. Tutte le aziende che producono o immettono sul mercato e utilizzano sostanze aventi pericoli specifici hanno l’obbligo di attenersi a determinate restrizioni. Questo per garantire l’adozione di sostanze meno pericolose.

– L’accesso del pubblico alle informazioni sulle proprietà delle sostanze chimiche. Tramite gli enti preposti è possibile avere informazioni ed assistenza tecnica relativi alle sostanze chimiche.

– L’attività di controllo e vigilanza da parte degli stati membri per garantire il rispetto dei requisiti previsti dal regolamento.

 

Il regolamento REACH dal 2006 ad oggi

 

Da quando il regolamento è entrato in vigore, a dicembre 2006, sono stati pubblicati diversi aggiornamenti dei suoi allegati.

Nel gennaio del 2009 invece, ad integrazione del regolamento REACH, è stato pubblicato il Regolamento (CE) n.1272/2008 detto anche regolamento CLP. Questo nuovo regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging) serve, come dice il suo nome, a regolamentare la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze chimiche e delle miscele. Con l’introduzione di questo nuovo regolamento sono anche cambiati i pittogrammi di rischio che devono essere apposti sui contenitori delle sostanze e delle miscele.

Il Regolamento REACH insieme a quello CLP hanno revisionato il sistema legislativo sulle sostanze chimiche utilizzate in tutta Europa.

 

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