Mondo81_Certificato_idoneità_statica

Il comune di Milano si è mosso, primo in Italia, per garantire un buon livello di sicurezza delle costruzioni presenti sul territorio.

Sono state infatti approvate di recente le linee guida per la verifica dell’idoneità statica degli edifici, pubblici e privati, più vecchi. Grazie all’inserimento dell’obbligo di collaudo statico viene garantito che le costruzioni con più di 50 anni siano controllate e ne sia assicurata l’agibilità.

Cos’è e come si ottiene il CIS

Il CIS è il Certificato di Idoneità Statica, l’ottenimento di questo documento può essere effettuato tramite due tipi di verifiche, di primo e di secondo livello.

Analisi di primo livello

Le linee guida approvate dal comune di Milano specificano chiaramente quali verifiche di primo livello devono essere effettuate sulle costruzioni per poter ottenere il CIS:

  • Analisi storico critica: consiste nella ricerca della documentazione esistente, necessaria ad inquadrare la situazione dell’immobile dal punto di vista del progetto originario e delle eventuali modifiche occorse nel tempo;
  • Definizione dell’organismo strutturale primario ovvero dello schema statico, della tipologia strutturale portante, delle dimensioni generali, della presenza di strutture secondarie e delle fondazioni. Andranno inoltre verificate la congruità dei carichi e la genesi del fabbricato (modifiche strutturali effettuate dopo la costruzione originale);
  • Interazione con fattori esterni indipendenti dal fabbricato: evidenziare l’eventuale presenza di situazioni di pericolo dovute a cause esterne, che potrebbero essere legate alla presenza di altri fabbricati o a problemi del terreno;
  • Sopralluoghi interni: serie di attività volte all’individuazione dei pericoli che potrebbero essere fonte di rischio a livello strutturale, di impiantistica ed accessorio;
  • Sopralluoghi esterni: serie di attività volte all’individuazione dei pericoli che potrebbero essere fonte di rischio a livello non strutturale sulle zone perimetrali esterne all’edificio;
  • Analisi visiva dello stato generale: verifiche per rilevare le fessure, fessurazioni, segni di degrado o eventuali anomali individuabili visivamente.

Si ricorda che per poter emettere il CIS è necessario identificare, oltre al fabbricato oggetto della certificazione, anche il tecnico che svolgerà tutti i rilievi. Dopo aver eseguito tutte le verifiche del caso il tecnico emetterà un giudizio finale del certificato. Sarà necessario stilare anche un report riassuntivo di tutte le analisi realizzate, chiamato Checklist A, che permetterà di individuare immediatamente le attività svolte e di confrontare il CIS con altri certificati.

In base all’esito delle analisi effettuate, l’emissione del CIS sarà consentita, limitata o rimandata alle verifiche di secondo livello.

Analisi di secondo livello

Quando le verifiche di primo livello non sono sufficienti o nel caso in cui ci sia bisogno di analisi più approfondite per determinare i pericoli, si ricorre ad effettuare verifiche di secondo livello.

Per le verifiche di secondo livello il progettista dovrà redigere una relazione che soddisfi i seguenti punti:

  • Analisi storico – critica: riorganizzazione degli interventi che la struttura ha subito nel corso della sua storia;
  • Rilievo: individuazione della criticità e del suo stato conservativo;
  • Caratterizzazione meccanica dei materiali: tramite attività di analisi visive e verifiche empiriche;
  • Livelli di conoscenza e fattori di confidenza: si individua il fattore di confidenza (dato dalle capacità dei materiali) che è una conseguenza del livello di conoscenza della struttura (LC1, LC2 e LC3);
  • Azioni: individuazione delle azioni da effettuare per la sicurezza e stabilite dalle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008 (NTC2008).

In seguito alle verifiche sopraelencate ci sarà bisogno di trasferire le informazioni ottenute in un modello unico che descriva in modo esauriente il comportamento reale dell’edificio. Come per le verifiche di primo livello, anche l’esito delle verifiche di secondo livello consentirà, limiterà o rimanderà l’esito del CIS. Se in seguito alle verifiche di secondo livello viene rilevata la mancanza di sicurezza dell’edificio questo perderà l’agibilità, per intero o per parte di esso.

La durata massima della validità del CIS – sia che venga rilasciato dopo le analisi di primo livello, sia che venga emesso dopo le analisi di secondo livello – è di 15 anni. Risulta pertanto necessario, se non lo si è già fatto, iniziare a muoversi in tal senso e chiedere consiglio a professionisti abilitati a rilasciare questo documento.

La mancata emissione del CIS fa venire meno l’agibilità statica del fabbricato o di una sua parte, nel caso questa sia una pertinenza distinta dell’intera costruzione. La responsabilità dell’attuazione delle verifiche è in capo alla proprietà/amministratore.

[Fonti: Linee guida CIS MilanoComune.milano.itIngegneriamilano.com]

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